Collins, Festus, Saleh, Hasan e Maia, sono alcuni dei tanti immigrati arrivati in Italia sulle rotte del Mediterraneo. Li incontriamo ad Altamura, città della Murgia che, a dispetto di un’apparenza aspra e schiva, li ha saputi accogliere. Le loro testimonianze arrivano a noi grazie al lavoro del Centro Interculturale “Caravan”, che ha promosso questo progetto con il coordinamento “Restiamo Umani” di Altamura, che offre alla popolazione straniera servizi di sportello e orientamento, nonché opportunità di integrazione interculturale.

I cinque protagonisti di questo racconto hanno dovuto dire addio alla loro terra e a molti dei loro affetti per cercare un “altrove”, un approdo di salvezza.
Persone diverse, provenienti da terre diverse con storie diverse, ma accomunate dallo stesso obiettivo: fuggire dalla guerra, dalle ingiustizie, dalla miseria.

Collins è scappato dal Camerun, Festus dalla Nigeria e Saleh dal Ciad. Hasan dalla povertà del Bangladesh e Maia dalle macerie della guerra in Georgia: ognuno ha portato con sé il proprio bagaglio di motivazioni, paure e ambizioni.
Attraverso i loro racconti, il documentario ci restituisce ritratti di Persone, di ciò che erano prima di chiamarsi migranti e di come sono oggi grazie alle opportunità di riscatto che hanno saputo raccogliere in quella che è diventata la loro casa. L’intento è quello di farceli conoscere da vicino, per superare quella paura dell’ignoto che mina ogni sforzo di convivenza pacifica, crescita culturale e progresso nelle nostre comunità multiformi.